GIOCARE OGNI PARTITA COME SE FOSSE LA PRIMA
Riscoprire la meraviglia del bambino
Nel mondo degli scacchi esiste una grande verità, che tutti gli scacchisti conoscono molto bene, anche se a volte, purtroppo, quando si identificano con il gioco, ad esempio nelle partite rapide, se ne dimenticano:
Ogni partita è sempre una nuova partita!
Questa é certamente una delle grandi meraviglie del gioco degli scacchi, qualcosa che affascina l’uomo da secoli.
È importante ricordarsi di questa grande verità se vogliamo entusiasmarci ad ogni partita. E possiamo farlo solo se ritorniamo a giocare ogni partita come se fosse la nostra Prima partita.
Quando ci chiudiamo nella frustrazione di una o più sconfitte, quando ci facciamo “prendere la mano” e ci perdiamo nelle partite rapide su internet, o quando più semplicemente cerchiamo di riprodurre un vecchio schema senza chiederci se è ciò che vogliamo veramente giocare oggi … non stiamo vivendo la novità di quella partita!
Ecco che in tutti questi casi dovremmo fermarci un attimo e chiederci: “Come voglio giocare la prossima partita?”.
Allora questa domanda, se pronunciata e ascoltata profondamente, può farci da stimolo per ritrovare quella condizione sempre nuova ed entusiasmante, tipica del bambino che fa esperienza di un gioco nuovo.

Da dove nasce questa riflessione che ti sto proponendo? Da una semplice osservazione nella quale ti voglio accompagnare nelle prossime righe.
Oggi nel mondo degli scacchi, nella prima fase della partita, la cosiddetta Apertura, si fa distinzione tra linee principali e linee secondarie o altre linee … Così il giocatore di scacchi che vuole migliorare il suo livello viene portato a studiare queste linee, sui libri, al computer, da scacchisti più esperti, ecc.
Poi, a un certo punto, a chi prima a chi dopo, succede a tutti lo stesso fenomeno: ti accorgi che non puoi studiare tutte le linee, così ti concentri su una in particolare quella che ti spira di più in quel momento, o più probabilmente quella che il libro che hai comprato suggerisce come migliore o quella che il tuo allenatore ti insegna. A quel punto ripeti e rivedi quell’apertura più e più volte tanto da consolidare la scelta delle tue prime mosse, e riproponi quell’apertura ogni volta che puoi.
Così, se il tuo avversario non cambia, non fa qualcosa di inaspettato, le tue scelte rimangono sempre le stesse … e si arriva alla condizione che possiamo facilmente osservare oggigiorno, in cui molti giocatori di scacchi, esperti e meno esperti, giocano le proprie partite come una ripetizione di partite precedenti. Quando arrivano alla scacchiera e inizia la partita essi riproducono gli schemi già visti e rivisti, già giocati e rigiocati. Tanto che le primissime mosse sono spesso automatiche, senza alcun processo logico, e quando chiedi loro “Perché giochi questa mossa?” la risposta che ricevi è per lo più sempre la stessa: “Perché è quella che gioco sempre”.
Con questo non voglio certo dire che giocare sempre le stesse mosse sia un errore, anzi! Ci sono giocatori esperti di alcuni “setup” con i quali non vorresti mai entrare talmente è tanta la loro esperienza e preparazione. Sto dicendo piuttosto che può essere utile chiedersi: “è questa l’apertura che desidero giocare oggi?”, “è questa la mossa che voglio giocare in questa posizione?”.
Una semplice domanda può trasformare una scelta meccanica, spontanea, quasi forzata per qualcuno, in una scelta ponderata, decisa in quel momento, per quella partita … in sostanza una scelta Unica.
Ai miei studenti stimolo sempre a non dare mai nulla per scontato.
Non perché una mossa ha funzionato ieri vuol dire che funzionerà anche oggi, e non perché una mossa che ieri non è stata efficace vuol dire che non andrà bene neanche oggi. La domanda ancora una volta è: “Tu che cosa ti senti di giocare Adesso?”.
Il mio maestro mi ha insegnato a vivere ogni partita come una partita nuova, la partita di questo momento, e continuamente mi stimola, lo ringrazio profondamente per questo, a fare la scelta migliore per me ORA. Le partite passate sono passate, servono da esperienza, come memoriale dal quale imparare, per comprendere i propri talenti e non commettere più gli stessi errori, poi però c’è la partita che stai giocando adesso, c’è la mossa che devi giocare ora.
Non puoi rigiocare una mossa già completata, lo dicono le regole del Gioco: “Pezzo lasciato, pezzo mosso”!

Se lo vuoi, puoi decidere di cominciare una nuova partita, puoi fare una mossa nuova, magari una mossa che non hai mai giocato, oppure una mossa che conosci già molto bene … Scegli tu, ma fa che sia la mossa migliore che scegli per Te ora.
Bene, se ti sei convinto di sperimentare anche tu il potere della meraviglia, fai questo semplice esercizio:
Gioca la tua prossima partita come se fosse la tua prima partita. Non decidere per le scelte che hai già fatto in passato, ma cerca di giocare semplicemente ciò che senti buono e utile per te adesso.
Poi, se ti andrà, sarò felice di ascoltare il frutto delle tue esperienze in questa direzione.
Ti auguro una meravigliosa prima partita!

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