La Scacchiera e i suoi Significati

Dopo il successo della prima serata dedicata alla fiaba degli scacchi, in cui abbiamo parlato del racconto della nascita degli scacchi, ci siamo focalizzati sulla storia e i molteplici significati di quel campo di battaglia tanto raffigurato e presente in numerosi luoghi e giochi del passato … e del presente. Naturalmente stiamo parlando della scacchiera! 

La conferenza è cominciata subito con con una domanda rivolta al pubblico presente in sala: “Che cosa osservate guardando la scacchiera?“. Una domanda semplice che può offrire tantissimi spunti interessanti …

Ci sono due colori… bianco e nero… I colori si alternano… Le caselle sono tutte uguali… Ci sono 8 caselle sul lato orizzontale e 8 caselle su quello verticale… ecc.

Ognuno ha potuto dire la sua!

E che ci vuole? Potevano rispondere anche che le caselle sono 64 … Queste osservazioni avrebbe potuto farle persino un bambino! >

Esatto, hai colto nel segno!

Imparare a rimanere curiosi e attivi e continuare a guardare il mondo con gli occhi di un bambino è un’attitudine meravigliosa e indispensabile per crescere.

E questo è stato solo l’inizio!

Ben presto le osservazioni hanno acquisito spessore e, collegando un’idea all’altra, è venuto fuori un bellissimo percorso durante la serata…

Percorso come quello disegnato dalle 64 caselle, ricordi questo dato che ci sembrava così banale?
64 non è un numero a caso per un percorso! Ricorre anche nel gioco dell’oca ad esempio, dove le caselle tradizionalmente sono 63 più 1 rappresentata dal centro dopo l’arrivo.

Il numero 64 è formato dai numeri 6 e 4, la cui somma da 10, il numero della perfezione.
Poi, sempre il 64, è un numero che torna spesso anche oggi nel mondo moderno, forse proprio sotto i tuoi occhi hai un computer a… 64 bit! Un bit è l’unità di misura dell’informazione nel sistema comparativo binario (dall’inglese “binary digit“).

Lasciando per un attimo la tradizione occidentale, abbiamo chiamato in causa anche Il Libro dei Mutamenti (易經, 易经, Yìjīng, I Ching), ritenuto il primo dei testi classici cinesi, uno dei pochi sopravvissuti alla distruzione delle biblioteche operata dal Primo imperatore, Qin Shi Huang Di!

In questa opera ritroviamo 64 esagrammi (= 6 linee), ovvero la combinazione delle 8 energie primarie, rappresentate ognuna dai trigrammi (= 3 linee) come in figura. Queste energie primarie corrispondono in ordine a: cielo, vento, acqua, monte terra, tuono, fuoco, e stagno (o lago).  

Tuttavia durante l’incontro non ci siamo fermati solo su queste nozioni teoriche che per quanto affascinanti spesso rischiano di rimanere solo un sapere teorico e non un saper-fare. Lo scopo di queste conferenze è infatti riuscire a fare in modo che il partecipante torni a casa con un confronto pratico di quanto incontrato nel mondo degli scacchi, nella vita di tutti i giorni. E per riuscire in questo intento, è necessario fare esperienza delle idee. Incontriamo tra poco un buon esempio.

Il perno del proseguo della serata è stato la costanza. Riuscire ad essere costanti nella vita è una vera e propria sfida … ma anche una grande necessità.

Ed anche in questo caso, come già abbiamo potuto osservare, il gioco degli scacchi è un fedele specchio della realtà. Abbiamo infatti sottolineato a questo punto che nella fiaba degli scacchi c’è un passaggio ben nascosto fra le righe della storia:

la richiesta di Sissa come ricompensa per aver fatto ritrovare il sorriso al re, un chicco di grano per la prima casella, due chicchi per la seconda, quattro per la terza e così via raddoppiando (vedi foto sopra) disegna sulla scacchiera un percorso evolutivo e, come se non bastasse, la storia ci svela anche un segreto di questo percorso: la costanza … nel raddoppiare!

Ma cosa significa?

Prendiamo in esame un momento particolare della mia storia.

Nel tentativo di raggiungere il titolo di Maestro Internazionale (la seconda carica più alta nel gioco degli scacchi) ho vissuto sulla mia pelle questo insegnamento: nella vita possiamo dire di aver fatto un gradino in più quando riusciamo a ri-produrre quel successo.

Altrimenti, potrebbe benissimo essere stato un colpo di fortuna! E molti si dimenticano che per fare questo, cioè per consolidare una nuova abilità/capacità, c’è bisogno di un tempo.

Devi sapere infatti che, durante un’estate molto propizia, sono riuscito a ottenere dei risultati favorevoli in ben 7 tornei consecutivi. Fino ad arrivare ad un solo punto dal titolo di Maestro Internazionale. Passaggio che molti giocatori fanno in anni e anni di sforzi e partite vinte e partite perse!

Ormai era fatta: bastava un misero punticino …

Tuttavia non avendo avuto il tempo di consolidare e prendere piena consapevolezza del “miglioramento” fatto, nei tornei successivi le varie sconfitte subite mi hanno allontanato dalla meta, riportandomi addirittura più indietro del punto da cui era partito!

Imparata la lezione, con tenacia e costanza, ho continuato a perseguire il mio obiettivo, ri-conquistando mossa dopo mossa, partita dopo partita, torneo dopo torneo, tutti i punti necessari per raggiungere non solo il titolo di Maestro internazionale, ma anche quello più alto di Grande Maestro.

Questo episodio ci ha colpito molto, e la riflessione finale, condivisa da tutti presenti, è stata la seguente: i risultati otteniamo veramente nella vita (come il titolo nell’episodio qui sopra descritto) sono il frutto del consolidamento di un passaggio nel nostro percorso e non di un accidente fortuito.