La Nascita degli Scacchi
Fermati un attimo! Prova a pensare ora, in questo istante, proprio lì dove sei, al gioco degli scacchi. Che cosa ti viene in mente? Che cosa associ a questo gioco? Uno sport? Un passatempo? Una cosa noiosa o troppo complicata? O al contrario una cosa bella e divertente?
Qualunque sia la tua concezione del gioco degli scacchi oggi, posso assicurarti che è solo una piccolissima parte di tutto ciò che questa antichissima arte e disciplina rappresenta e insegna da più di 2000 anni!
È proprio questa conoscenza, andata perduta nel tempo, che le conferenze “Gli Scacchi e la Vita” si propongono di riportare alla luce.
Devi sapere che durante la prima conferenza sui segreti che si nascondono dietro alla nascita degli scacchi, hanno partecipato persone di ogni età, tra queste anche chi non conosceva le regole del gioco.
È stato davvero bello vedere tutti con gli occhi e la curiosità di un bambino alle prese con un gioco nuovo!

In questa serata abbiamo approfondito diverse idee riguardanti il fantastico mondo della 64 caselle, eccone alcune:
abbiamo imparato la storia attraverso i secoli di come gli scacchi giungono a noi nella forma odierna;
abbiamo scoperto che il gioco era un tempo riservato a pochi eletti, ovvero coloro i quali avevano il compito di governare (Re, principi, Faraoni, ecc.);
abbiamo collegato l’idea di governare e gestire i pezzi della scacchiera all’idea di governare un vero e proprio regno e gestire le persone che vi fanno parte;
abbiamo ascoltato la fiaba degli scacchi che racconta di Sissa, l’inventore del gioco, e abbiamo svelato alcuni significati nascosti;
Ma fermiamoci proprio su quest’ultimo punto. Ti propongo qui sotto la fiaba così com’è stata raccontata quella sera…
Come in tutte le fiabe che si rispettano, anche quella degli scacchi ha inizio con “C’era una volta…” Ed è da questo c’era una volta che vogliamo cominciare il commento guidato, passo passo, di tutto il racconto …
“C’era una volta un Re… che vinse una battaglia per difendere il suo regno ma dovette compiere un’azione strategica in cui suo figlio perse la vita. Tutti i giorni rivedeva lo schema della battaglia, senza trovare una soluzione diversa. Disperato, nessuno nel regno poteva consolarlo”
Il re rappresenta ognuno di noi: ha nel suo passato eventi buoni (vincere la battaglia per difendere il regno), che potremmo definire bianchi, ed eventi meno buoni, che potremmo definire neri (perdere il proprio figlio), ma spesso si sofferma su quelli negativi e si dispera poiché non vede soluzione alcuna!
La storia continua: “venne un giovane bramino, umile e povero che già più volte era venuto al palazzo senza mai essere ricevuto… E abitava in un villaggio a trenta giorni di cammino!”

Anche il bramino ci rappresenta, o per lo meno, rappresenta quella parte di noi che, venendo da lontano, porta una soluzione ma noi non la accogliamo subito.
Per diverse volte il bramino torna, mostrando come l’uomo può sviluppare (imparando il gioco stesso) due grandi virtù: pazienza e costanza.
“Il bramino per dare pace al re gli dice: << ho pensato che sarebbe quanto mai opportuno inventare un gioco che possa aprire il tuo cuore a nuovi piaceri>>.”
Ed ecco che il bramino pensa ad inventare un nuovo gioco, e soprattutto pensa al modo di aiutare il re ad aprire il suo cuore!
Solo quando sei in grado di accogliere puoi permetterti di trovare nuove soluzioni … Ancora una volta la favola ci dà un suggerimento fondamentale che può essere esercitato con gli scacchi stessi: sii creativo, trova nuove soluzioni.
“<< Osserva >> disse allora il giovane bramino, << che, per vincere la battaglia, questo nobile guerriero deve sacrificarsi… >>”
L’idea del sacrificio da sempre affascina e al contempo spaventa l’Uomo. È questa un’idea cardine del gioco degli scacchi, in quanto atto (spesso) necessario per vincere la partita.
“<< Rifiutare la mia offerta sarebbe non solo una scortesia ma disobbedienza >> il re usa queste parole dopo che Sissa dice di non voler alcuna ricompensa per la ritrovata felicità del sovrano.
Sissa risponde allora: << mi darai un chicco di grano per la prima casella della scacchiera, due per la seconda, quattro per la terza, otto per la quarta e così via, raddoppiando la quantità ad ogni casella fino alla sessantaquattresima e ultima. >>”

Questo è uno dei passaggi più conosciuti in ambito scacchistico e matematico … Ecco il famoso numero che si nasconde dietro al calcolo! Sissa chiese al re:
18.446.744.073.709.551.615 chicchi di grano!
Se ti stai chiedendo come si legge, non ti preoccupare … per semplicità puoi leggerlo come: quasi 18.5 miliardi di miliardi di chicchi! 😉
<< I matematici dissero che non sarebbero bastati i raccolti di tutto il regno per ottocento anni. >>
Per renderti conto di quanto grande sia questo numero, è stato stimato che sarebbe necessaria la produzione mondiale di grano di almeno tremila anni!

“Lahur Sissa aveva voluto in questo modo insegnare al re che una richiesta apparentemente modesta poteva nascondere un costo enorme.”
Ecco un altro piccolo segreto che chi gioca a scacchi prima o poi impara … Mai farsi ingannare dalle apparenze!
In una posizione apparentemente tranquilla possono nascondersi molte combinazioni o mosse inaspettate che stravolgono la situazione, tutto sta nel coglierle.
“Comunque, una volta che il re lo ebbe capito, il bramino ritirò la sua richiesta e divenne il governatore di una delle province del regno.”
Così si conclude la storia con l’ultimo grande insegnamento: la chiave di tutto è la comprensione di ciò che accade in ogni momento e questo non può che portare buoni frutti per tutti!
Ti è piaciuto l’excursus all’interno della Fiaba degli Scacchi? 🙂
Quanto condiviso non vuole essere né l’unica chiave che questa fiaba antica racconta, né una chiave che il lettore deve prendere per vera. Il presente articolo vuole piuttosto far riflettere su quante cose sono nascoste dietro una forma esterna (come il racconto di una storia) e che spesso non vediamo perché osserviamo solo in superficie.
Se indagati in modo più profondo e originale, gli scacchi possono rivelare molti segreti sull’uomo e la vita che mai avremmo immaginato.
È questo uno degli obiettivi delle news che puoi trovare nel mio sito, e delle conferenze e corsi che tengo in giro per l’Italia.
Alla prossima … e buona ricerca!